Sono convinto che il vero limite nell’innovazione di un materiale non risieda nel materiale stesso, ma nell’approccio che sia ha nei suoi confronti. A mio avviso tutto può rimbalzare, essere allungato o compresso, piegato o rimanere in linea. Essere ruvido o liscio, leggero o pesante. Anche il vetro. In questo contesto è nata l’idea di organizzare un corso sul processo di produzione del vetro soffiato su stampo. Agli studenti non è stato chiesto di ragionare sua alcuna tipologia funzionale riguardo al vetro, ma di pensare, come alchi- misti progettuali, ad un cambiamento. In alcuni casi poteva essere legato all’introduzione di nuove tecnologie o materiali, in altri nel riutilizzare tecniche produttive esistenti ma applicate ad altri materiali quali metalli, argilla, tessuti, legno. Non potendo entrare nella natura e nella chimica del vetro ne abbiamo simulato il comportamento usando vari materiali. Per capire la geometria del soffio abbiamo lavorato con la gomma da masticare, con il Crystal Ball e con lo zucchero scaldato e gonfiato tramite cannucce in plastica. Successivamente abbiamo espanso, tramite compressore o pompe di gonfiaggio, centi- naia di fiale di PET, usate abitualmente per la realizzazione delle bottiglie d’acqua. In questa fase gli studenti hanno iniziato a controllare ed indirizzare la materia tramite steli, curve, filamenti, tessuti, usando stampi chiusi, aperti, modificabili, malleabili, organici. I nuovi materiali introdotti per il controllo della forma del vetro sono stati la terra, la sabbia, i tessuti a base silicea, ceramica o in fibre di vetro. L’aula si è trasformata in una “fornace” in cui gli studenti riproducevano i movimenti dei mastri vetrai, li investigavano, li modificavano in base ad osservazioni progettuali. Il soffiaggio dei concept di progetto nati da questo percorso è avvenuta grazie all’importantissimo contributo della fornace Nasonmoretti di Murano, che capendo il presupposto, si è messa in gioco. I 18 progetti sono stati soffiati una sola vola, in un meraviglioso pomeriggio di giugno.
Docenti: Massimo Barbierato con Gaetano Giuliano
Foto e video editing: Francesco Paolini
Laboratorio di design del prodotto 1A
Unirsm, San Marino