“Il cioccolato è materia viva, ha il suo linguaggio interiore. Solo quando si sente oggetto di intima attenzione, e solo allora, esso cessa di ammaliar la gola e si mette a dialogare con i sensi”. Così affermava nel 1872 il naturalista, esploratore e botanico tedesco Alexander Von Humboldt. Ma è possibile dunque lavorare questo materiale commestibile, “deliziosamente inutile”, come un vero e proprio materiale sperimentale di cui reinventare la composizione, la consistenza e la morfologia attraverso nuovi processi di trasformazione e di produzione seriale o puntuale? I progetti realizzati hanno analizzato e ripensato questo alimento da punti vista ancora inesplorati quali l’aspetto psicologico legato a forma, colore, profumo e tatto, analizzando l’importanza del suono nella percezione del gusto o la sua valenza sensoriale. L’obbiettivo dato agli studenti non era quello di trasformarsi in mastri cioccolatai o decoratori pasticceri, ma quello di trovare, attraverso una metodologia progettuale, una reale necessità al cioccolato.
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Laboratorio di Design del Prodotto 1
Unirsm Design San Marino
Massimo Barbierato con Gaetano Giuliano